Project Description

DOMUS GRIMANI
La collezione di sculture classiche a palazzo dopo quattro secoli
LA SALA DEL DOGE
A cura di Daniele Ferrara e Toto Bergamo Rossi
Museo di Palazzo Grimani, Venezia
19 maggio 2021 – in corso
Promossa da:
Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei Veneto
Venetian Heritage
Finanziata da:
Venetian Heritage
Con il sostegno di:
Gagosian
Helen Frankenthaler Foundation
Michelangelo Foundation
Fondazione Violetta Caprotti
Fondazione Cologni
Il Museo di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa, grazie alla collaborazione tra la Direzione regionale Musei Veneto e la fondazione Venetian Heritage, presenta uno degli ambienti più spettacolari tornato ai suoi splendori rinascimentali con il ricollocamento della statuaria greca e romana parte della collezione Grimani.
L’intervento si colloca nell’ambito di una strategia di valorizzazione e promozione del palazzo e della sua storia e in continuità con il riallestimento della Tribuna del patriarca Giovanni Grimani, inaugurata nel maggio del 2019 con la mostra DOMUS GRIMANI 1594-2019.
La Sala del Doge fu creata contestualmente ai lavori di ampliamento del palazzo terminati nel 1568 e voluti da Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia, a seguito di un primo intervento sul palazzo realizzato insieme a suo fratello Vettore. Questo spazio, contraltare ideale della Tribuna e probabilmente anch’esso progettato dallo stesso Giovanni, voleva celebrare la figura di Antonio Grimani, abile mercante di spezie e primo doge della famiglia. Abbellito con marmi antichi e preziosi come l’alabastro giallo, il serpentino verde e il porfido rosso – provenienti dal Mediterraneo orientale da cui l’avo trasse la sua fortuna come commerciante di spezie e militare – lo spazio fu pensato come una scenografia spettacolare in cui esporre parte delle sculture classiche della collezione di famiglia.
Attraverso un attento studio delle fonti storiche – tra cui l’inventario dei beni di Giovanni Grimani, descrizioni storiche dell’epoca e fotografie di fine ‘800 recentemente scoperte nella biblioteca della National Gallery di Washington – i curatori Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei Veneto e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, hanno potuto ricollocare all’interno della sala venti sculture, tra cui il gruppo Dioniso appoggiato a un satiro di epoca romana imperiale nella nicchia della parete frontale. Altre undici sculture sono state invece collocate nelle sale attigue: sei nel vestibolo della cappella, una nel Camerino di Callisto e quattro nella Sala di Psiche.
L’evento è accompagnato da una pubblicazione edita da Marsilio che completerà il corpus editoriale sul Museo iniziato con la mostra DOMUS GRIMANI 1594-2019 attraverso una importante campagna fotografica realizzata per l’occasione.
Questa nuova operazione – prodotta da Civita Tre Venezie e finanziata da Venetian Heritage e dal Ministero della Cultura, in collaborazione con Gagosian, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Fondazione Violetta Caprotti, Helen Frankenthaler Foundation, Michelangelo Foundation e grazie al sostegno di numerosi mecenati – sancisce ancora una volta la virtuosa collaborazione tra pubblico e privato nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Venezia. In occasione del riallestimento della Sala del Doge è stato anche possibile realizzare importanti lavori di manutenzione del museo, oltre al ripristino della Sala di Psiche, alla creazione di un nuovo impianto di riscaldamento e di un nuovo impianto illuminotecnico per l’intero piano nobile.