LA STORIA
Il 4 novembre 1966 una disastrosa alluvione allagò la città di Venezia, danneggiando gravemente molti edifici storici. L’UNESCO lanciò un appello al mondo intero con l’intento di raccogliere fondi per il restauro dei monumenti danneggiati dall’eccezionale alta marea. Nacquero così numerose organizzazioni internazionali no profit unite nell’intento di sostenere economicamente i necessari interventi di restauro.
Larry Lovett, forte della sua esperienza di filantropo e President and Chairman of the Metropolitan Opera Guild di New York, fu tra i primi ad importare in Italia il sistema americano di raccolta fondi attraverso l’organizzazione di “benefit events” a Venezia. Tra gli anni Ottanta e Novanta ricoprì il ruolo di Chairman di Save Venice Inc. e riuscì ad attrarre numerosi sostenitori, i quali contribuirono a finanziare importanti interventi di restauro come quello della Chiesa dei Miracoli, capolavoro architettonico del Primo Rinascimento veneziano. Nel 1999, conscio del futuro abbattimento delle frontiere tra gli stati membri della Comunità Europea, iniziò a pensare in grande e con l’aiuto di Maria Teresa Rubin de Cervin Albrizzi, di Lesa Marcello Alverà e di Toto Bergamo Rossi, organizzò alcuni viaggi nell’entroterra veneziano e sulla costa Dalmata, anticamente parte dei domini della millenaria Repubblica di Venezia, sempre con l’intento di salvaguardare e promuovere l’immensa eredità culturale veneziana: nacque così Venetian Heritage.
I nostri primi progetti furono molto ambiziosi, come il restauro della magnifica Cappella Orsini e del portale romanico di Radovan della Cattedrale di San Lorenzo nella cittadina di Trogir in Croazia, entrambi capolavori di innegabile impronta veneziana, sconosciuti ai più, i quali si trovavano in pessimo stato di conservazione e necessitavano di urgenti interventi di restauro. Anche la Fondazione Getty partecipò con un importante grant al finanziamento dei sopra menzionati restauri. Venetian Heritage fu insignita del celebre premio Europa Nostra-Comunità Europea per il restauro della Cappella Orsini come miglior intervento conservativo dell’anno 2003. Furono inoltre elargite numerose borse di studio per la formazione di restauratori specializzati nella conservazione dei materiali lapidei. Il cosmopolita Khalil Ritzk divenne presidente della neonata organizzazione, ed organizzò con gran successo i primi Gala Benefit Events di Venetian Heritage a New York, mentre da Venezia Larry Lovett con Lesa Marcello coordinavano la scelta dei progetti di restauro da finanziare, svolgendo brillantemente le varie e complesse prassi burocratiche. Nel 2001 furono raccolti i fondi per i restauri della facciata settecentesca della chiesa dei Gesuiti e della facciata primo rinascimentale della chiesa di San Zaccaria a Venezia. Si susseguirono una serie di interventi di restauro di importanti testimonianze di arte veneta a Venezia e sulla costa dalmata, spesso seguiti da mostre itineranti. Per molti anni Pierre Durand ricoprì la carica di presidente, mettendo generosamente a disposizione di Venetian Heritage la sede newyorkese, mentre Muffy Miller ricopriva il ruolo di Chairman. In concomitanza con l’aumento di interesse da parte di numerosi corporate sponsors europei fu necessario creare una fondazione riconosciuta legalmente in Italia. Nacque così il ramo italiano di Venetian Heritage con un proprio consiglio di amministrazione e una sede a Venezia.
Fondazione Venetian Heritage Onlus (Venezia), grazie all’illuminata presidenza di Valentina Marini Clarelli Nasi, e Venetian Heritage Inc. (New York), sotto l’eccezionale guida dell’architetto Peter Marino, lavorano incessantemente fianco a fianco al fine di sostenere progetti sempre più ambiziosi. Nell’ultimo decennio Venetian Heritage ha ampliato il suo raggio d’azione tramite una serie di interventi atti, non solo a preservare importanti capolavori d’arte veneta, ma anche a promuovere e valorizzare realtà esistenti come alcuni musei di stato veneziani quali le Gallerie dell’Accademia, Palazzo Grimani e la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro. Venetian Heritage ringrazia tutti coloro che generosamente hanno sostenuto le attività promosse fino ad ora e guarda al futuro sapendo di poter contare sull’entusiasmo che Venezia genera da molti secoli.