Project Description
Restauro del dipinto “Ritratto di Marcello Durazzo” di Antoon Van Dyck
Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, Venezia
progetto
restauro del dipinto
Ritratto di Marcello Durazzo,
Antoon Van Dyck, 1627 circa
luogo
Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, Venezia
direzione lavori
Claudia Cremonini
consulenza tecnica
Alfeo Michieletto
ditte esecutrici
Claudia Vittori, Venezia
donazione
Arthemisia;
Michelangelo Foundation;
Marco Voena;
Venetian Heritage
inizio lavori
maggio 2018
fine lavori
agosto 2018
finanziamento
28.060,00 €
La grande tela, uno dei più raffinati ritratti del pittore fiammingo, costituisce il pendant di una coppia di dipinti raffiguranti il patrizio Marcello Durazzo e la moglie Caterina, provenienti dalle collezioni dei Durazzo, una delle più importanti famiglie della nobiltà genovese. Dopo diverse vicissitudini le due tele furono separate: il ritratto di Marcello, acquistato dal barone Giorgio Franchetti alla fine dell’Ottocento, fu collocato alla Ca’ d’Oro ed esposto tra i capolavori della Galleria, mentre il ritratto della moglie – rimasto inizialmente nel palazzo di proprietà della famiglia – condivise la sorte degli arredi, passati ai Savoia in Palazzo Reale a Torino.
Il dipinto è databile tra il 1621 e il 1627, epoca cui risale il soggiorno di Van Dyck nella città ligure, destinato a lasciare un’impronta sostanziale sulla ritrattistica barocca italiana.
Il ritratto è stato eseguito con colori scuri, secondo la moda spagnoleggiante dell’epoca, con raffinate modulazioni di neri e bruni che dialogano con la tenda rossa dello sfondo, a sua volta aperta su uno squarcio di cielo screziato da nubi, palese omaggio alla tradizione pittorica veneziana.
Al momento del restauro, il dipinto si presentava con velature, ridipinture e ritocchi incoerenti diffusi, eseguiti sopra il colore originale. Una stuccatura centrale, ora rimossa, attraversava la tela per l’intera lunghezza creando un notevole disturbo visivo.
Probabilmente i danni peggiori sono da ricondursi ad un intervento effettuato prima che il dipinto fosse messo sul mercato antiquariale. L’opera era stata sottoposta a due restauri negli anni Quaranta e negli anni Settanta del secolo scorso, i quali, tuttavia, non avevano restituito al dipinto la corretta visibilità dei toni originali.
L’intervento di restauro è stato sostenuto da Venetian Heritage in collaborazione con la Michelangelo Foundation, Arthemisia e Marco Voena.